Dott.ssa Carolina Sopò Santini - Cantante e Antropologa

 

Teoria musicale e Solfeggio per cantanti e strumentisti,
adulti e bambini, a tutti i livelli. 


  

 

Nel 2019 Carolina ha creato un libro di musica di 100 pagine  dedicato ai bambini,
con note e figure musicali colorate, pur mantenendosi fedele alla grammatica musicale occidentale
e alla teoria sottoscritta in questa pagina.
Il libro è disponibile soltanto agli allievi di Carolina, sotto richiesta, in quanto utile allo studio della musica.
Si precisa che il libro viene costantemente aggiornato con nuove canzoni e musiche.
Ultimo aggiornamento  gennaio 2022.



 Teoria musicale

Nel 2007 Carolina ha sintetizzato alcuni concetti di grammatica musicale occidentale utilizzando il libro  di "Luigi Rossi", data l'universalità della teoria musicale, aggiungendo domande e risposte.

Durante un corso per adulti ogni allievo ha avuto una copia per studiare la teoria e  durante le lezioni si è realizzata la parte fondamentale ossia la "pratica": il solfeggio cantato, molti esercizi utili all'allenamento dell’orecchio musicale, il dettato e il canto di brani semplici.

 

Capitolo I


1) Da che cosa è prodotto il “suono”? Il suono è prodotto dalle vibrazioni regolari nell’aria di un corpo elastico
2) Da che cosa è costituito il “rumore”?  Il rumore è costituito da vibrazioni irregolari di un copro elastico nell’aria
3) Quali sono le proprietà del suono e da cosa dipendono?  Le proprietà del suono sono: Altezza, è il suo essere più acuto o grave  Dipende dalla frequenza ovvero dal numero di vibrazioni al secondo del corpo che vibra Il suono è tanto più acuto quanto maggiore è la frequenza

Intensità: è la forza con cui si sente un suono Dipende dall’ampiezza delle vibrazioni della superficie del corpo elastico vibrante e dei fenomeni di risonanza e dipende dalla distanza del corpo vibrante e chi ascolta

Timbro: è il colore del suono e la qualità che ci permette di distinguere quale sia la fonte sonora del suono Dipende dalla forma delle vibrazioni e dai suoni armonici concomitanti

4) Cosa sono le Note musicali e che cos’è il pentagramma?

Le note musicali sono dei segni grafici che rappresentano i suoni

Il pentagramma è il rigo musicale costituito da 5 linee orizzontali e 4 spazi, dove si scrivono le note musicali

 5) Quali sono le chiavi musicali, a cosa servono e dove si collocano?

Le chiavi musicali sono segni convenzionali che servono a fissare la posizione delle note e la relativa altezza dei suoni  Sono tre: di Do, di Fa e di Sol o di violino

Si collocano all’inizio del pentagramma

 

Capitolo II

6) Cosa sono le Figure musicali e le pause?

Le figure musicali sono dei segni grafici che rappresentano esattamente quanto un dato suono deve durare

Le pause rappresentano la durata del silenzio

 7) Denominare, disegnare ed indicare il valore  dei principali simboli grafici che rappresentano la durata delle Figure musicali (o Valori) e delle  Figure di silenzio (o Pause) relative su un pentagramma

Esempio:

Figure musicali                            Pause relative

Semibreve … vale  4/4         rettan sotto al 4° rigo

 

 8) Quali sono i segni di prolungamento dei suoni? Definirli
Sono la legatura di valore, che unisce due o più note della stessa altezza

Il punto di valore, che posto a destra della nota aumenta la nota stessa di metà del suo valore

La corona, che è una linea curva in mezzo alla quale è posto un punto, prolunga la nota della durata a volontà dell’esecutore

9) Che cos’ la legatura di portamento o di frase?

E’ una linea curva che abbraccia più suoni e serve per definire la frase musicale

Capitolo III

10) Che cos’è il ritmo musicale?

E’ una successione regolare di accenti forti e deboli distribuiti nel tempo

 11) Che cos’è il tempo musicale?

Il tempo regola la suddivisione razionale della musica in tante Misure o Battute comprendenti ognuna un’uguale somma di valori Ogni misura è delimitata da una stanghetta verticale

12) Quali sono le misure semplici? Le misure semplici sono a due tempi (2/2, 2/4, 2/8); a tre tempi (3/ 2, ¾, 3/8), a quattro tempi (4/2, 4/4, 4/8)

13) Che cos’è la Sincope ? Fare un esempio sul pentagramma E’ lo spostamento dell’accento ritmico dalla sua cadenza naturale Si ha quando il suono invece di iniziare sul tempo forte comincia sul movimento debole della battuta e si prolunga sul tempo forte successivo

Esempio……/pausa  x/ x x /

14) Definire la sincope regolare e irregolare nei tempi semplici Fare un esempio La sincope è regolare quando si compone di due note di valore uguale E’ irregolare se si compone di due note di valore diverso (ad esempio una semimima e una croma)

15) Che cos’è il Contrattempo musicale? Fare un esempio E’ uno spostamento di accenti ma invece di prolungarsi sul tempo forte, come nella sincope, il suono viene troncato dalla pausa La battuta inizia con una pausa invece che con un suono

Esempio: /pausa X/pausa X//

 

 Capitolo IV

16) Cos’è l’ictus musicale? E’ l’accento  FORTE della battuta

17) Definire il ritmo tetico, anacrusico, acefalo, tronco e piano Fare esempi Tetico:  quando la frase inizia sul tempo forte della battuta 4/4 /X X X X/ xx pausa x/

Anacrusico: quando la frase musicale inizia in levare 4/4 X/ XXXX/

Acefalo: quando la frase musicale inizia con una pausa 4/4 Pausa X X X /

 

Tronco: quando l’ultima note cade sul tempo forte della battuta ¾ X XX/ X pausa pausa

Piano: quando l’ultima nota cade sul tempo debole 4/4 X X X X/ XX XX/

 

Capitolo V

18) Come si forma una scala musicale?E’ formata da una successione di  sette note, chiamate gradi, che procedono per gradi congiunti

19) Che cos’è il Tono? E’ l’intervallo più grande fra due congiunti ed è formato da due semitoni

20) Che cos’è il Semitono? E’ l’intervallo più piccolo fra due gradi congiunti

 

21) Definire gli intervalli musicali ed in particolare         gli intervalli musicali congiunti e disgiunti Fare un esempio di ogni intervallo

 

L’intervallo è la distanza tra una nota ed un’altra e può essere di un tono o di un semitono se sono note congiunte oppure di più toni e semitoni e sono disgiunte I gradi congiunti sono quelli che procedono nell’ordine della scala Do- Re- Mi- Fa – Sol- La- Si- Do Gli intervalli disgiunti sono quelli che procedono per salti, ad es Do- Mi; Do – Fa; Do-Sol

Intervallo di seconda maggiore: es DO-RE; di terza maggiore Do-MI, di quarta giusto Do- Fa, di quinta giusto Do- Sol; di sesta maggiore Do- La; di settima maggiore Do- Si; di ottava  giusta Do- Do

 

22) Differenza tra intervallo melodico e armonico

Intervallo meodico: quando le note che lo compongono sono eseguitesimultaneamente

Intervallo armonico: quando le note che lo compongono sono eseguitesimultaneamente

 

23) Cosa sono le alterazioni?

Sono segni grafici che posti davanti a una nota servono a modificare verso l’alto o verso il basso l’intonazione della nota stessa

 

24) Quante sono le alterazioni?  Descriverle singolarmente e disegnarle

Sono cinque  e vengono chiamate: diesis, bemolle, doppio diesis, doppio bemolle e bequadro

Diesis: … altera la nota di un semitono ascendente

Bemolle:… Altera la nota di un semitono discendente

Doppio diesis:… altera la nota di due semitoni ascendenti

Doppio bemolle: … altera la nota di due semitoni

Discendenti

Bequadro: annulla ogni alterazione, riportando il suono allo stato naturale

 

25) Com’è costruita la scala diatonica di Do maggiore e  quali sono i rapporti tra suono e suono?

La scala diatonica è formata dalla successione di 5 toni (T) e 2 semitoni (ST) diatonici nel seguente ordine:

DO – RE - MI - FA - SOL - LA - SI - DO

       T      T     ST    T         T      T     ST

 

26) Qual è la  scala relativa minore di Do maggiore e come si ottiene?

E’ la minore Si ottiene scendendo di una terza minore dalla tonica della scala maggiore

 

27) Quali alterazioni ha in chiave Do maggiore? E la sua relativa minore?

Non vi è nessuna alterazione in chiave

 

28) Qual è il nome del grado che qualifica la funzione della nota in rapporto alla posizione che occupa sulla scala? Ad esempio: 1° grado è chiamato Tonica, la nota iniziale della scala che dà il nome alla nota

 

2° grado: Sopratonica;

3° grado: Mediante, Caratteristica o Modale: determina il carattere della scala se cioè è maggiore o minore

4° grado: Sottodominante

5° grado: Dominante: per la sua posizione al centro della scala domina sugli altri gradi

6° grado: Sopradominante

7° grado: Sensibile, detta così per il suo spiccato e irresistibile carattere di moto che lo porta a risolvere sulla nota vicina cioè sulla tonica

8° grado: Tonica identica al 1° grado ma all’ottava superiore

 

29) La sopraccitata qualificazione dei gradi della scala rimane inalterata per qualsiasi scala di modo maggiore o minore? Sì

 

 

30) Che cos’è l’UNISONO? Sono due suoni dello stesso nome e della stessa altezza

 

Capitolo VI

31) Definire le alterazioni:

costanti (o permanenti), momentanee (o transito webrie) e di precauzione (o di rammento)

A – Costanti o permanenti quando sono poste all’inizio del pezzo subito dopo la chiave e prima dell’indicazione di tempo, e hanno valore, per i suoni corrispondenti, durante tutto il brano musicale

B Momentanee ( o transito webrie) quando si trovano saltuariamente nel corso della composizione e in questo caso alterano il suono solo nella misura o battuta dove sono poste

C Precauzione ( o di rammento) quando servono a rammentare all’esecutore che la nota, o le note, alterate momentaneamente nella misura precedente, devono ritornare allo stato naturale

Frequentemente le alterazioni di precauzione vengono segnate fra parentesi

32) Si possono usare i bequadri o le doppie alterazioni per le alterazioni costanti?

Per le alterazioni costanti è possibile solo l’uso dei diesis e dei bemolli; mai bequadri e doppie alterazioni

33) Come si annulla un’alterazione costante?

Si annulla con il bequadro, il quale annulla l’alterazione per la sola battuta in cui è posto; nella battuta seguente l’alterazione riacquista la sua funzione

34) Quanti diesis e quanti bemolli e diesis si possono avere al massimo e perché?

Sette   diesis e sette bemolli, poiché ogni nota può essere alterata e le note sono sette

35) Qual è l’ordine progressivo delle alterazioni?
E’ il seguente:

per i diesis, partendo dal Fa# e salendo di quinta in quinta giusta:  Fa# - Do# - Sol# - Re# -La# -Mi # - Si #

Per i bemolli, partendo dal Sib e scendendo di quinta in quinta: Sib – Mib – Lab – Reb – Solb – Dob – Fab

 

36) Che cos’è il Tono?

Il Tono è l’intervallo più grande fra due gradi congiunti; è formato dalla successione di due semitoni, uno cromatico e uno diatonico; teoricamente è divisibile in nove parti dette “Comma”

 

37) Cos’è il semitono, il Semitono diatonico ed il semitono cromatico?

Il semitono è l’intervallo più piccolo fra due gradi congiunti, può essere diatonico o cromatico

Semitono diatonico è formato dalla successione di due note di nome diverso e la sua distanza teorica è di 4 comma Do – Reb

Semitono cromatico è formato da due note delle stesso nome di cui una alterata in moto ascendente; la sua distanza teorica è di 5 comma Do – Do#

38) Come di definisce il Sistema temperato ? Il Sistema Temperato o temperamento equabile è un compromesso che suddivide l’ottava in dodici semitoni uguali affinché il semitono cromatico e quello diatonico si identifichino in uno solo, ad esempio nella tastiera del pianoforte

39) A chi spetta la soluzione del sistema temperato? Spetta ad Andreas Weckmeister con il suo trattato Musikalische Temperatur pubblicato nel 1691

40) A chi si deve la attuazione pratica definitiva di questo principio teorico?A J S Bach con la pubblicazione del Clavicembalo ben temperato: raccolta di 48 Preludi e Fughe in tutte le tonalità

41) Cosa sono i suoni omofoni od omologhi?

Sono suoni che risultano da note di nome diverso ma di uguale intonazione

41) Che cos’è la enarmonia? E’ il passaggio di una nota al suo stato omofono
42) Che cos’è la scala cromatica?

E’ la scala che si serve di tutti i gradi musicali, per cui l’ottava è composta da 12 semitoni più la ripetizione del primo suono

43) Qual è la differenza con la scala diatonica? La differenza è che la scala diatonica è composta da 5 toni e 2 semitoni e la scala cromatica da 12 semitoni

44) Che segni usiamo per alterare i suoni ascendenti e discendenti? Per alterare i suoni ascendenti usiamo i  diesis e per alterare i suoni discendenti usiamo i bemolli

 45) Che cosa è chiamato il “Diabolus in musica”?

E’ detto così dagli antichi perché è un intervallo di difficile intonazione e si trova al centro del Tritono (note Fa -  Si)

46) La nota Sol diesis enarmonica di La bemolle ha solo due nomi, perché?

Perché si trova al centro del Tritono Fa- Si-

 47) Come si può trasformare una qualunque scala diatonica in scala cromatica?

Basta dividere in due semitoni gli intervalli di tono

 

Capitolo VII

48) Che cos’è la Tonalità?

E’ l’atteggiarsi dei suoni in rapporto al suono fondamentale (tonica)

49) Che cos’è la Tonica? E’ il suono intorno al quale gravitano tutti gli altri suoni di un brano musicale, è il primo grado e la nota fondamentale su cui il brano stesso si conclude La Tonica dà il suo nome alla tonalità, alla scala o al brano musicale 50) Come può essere la tonalità? Può essere di modo maggiore o minore

51) In che cosa si differenziano il modo maggiore dal modo minore? Per la propria diversa aniera di formare la scala

52) Che cos’è il Modo? Il Modo è la diversa successione dei gradi della scala, cioè della disposizione dei toni e dei semitoni che nella scala minore risulta modificata rispetto alla scala di modo maggiore

53) Come si differenzia la scala relativa di modo minore da quella maggiore? Elencare le caratteristiche

La scala minore ha per base il 6° grado della scala maggiore e conserva le medesime alterazioni costanti della scala maggiore

Le principali caratteristiche che differenziano la scala di modo maggiore dalla scala di modo minore sono:

1 L’intervallo fra il 1° grado (tonica) e il 3° grado (nota mediante o modale) Nella scala minore tra il primo e il terzo grado  abbiamo un intervallo di terza minore (un tono e mezzo), nella scala maggiore un intervallo di terza maggiore (due toni)

2 Nella scala maggiore fra il 7° e l’8° grado abbiamo un intervallo di un semitono, nella scala minore NATURALE, fra gli stessi gradi abbiamo un tono (ma è la meno usata)

La mancanza di questo semitono toglie al 7° grado quel fortissimo senso di moto che lo porta a cadere sull’8° grado (l’intervallo di un tono è troppo ampio per imprimere il senso di moto) Le scale più usate sono la scala minore armonica e la scala minore melodica.

54)  Indicare le alterazioni della scala  di la minore armonica e melodica, scriverla su un pentagramma.

55) Scala minore ARMONICA: La si do re mi fa soldiesis la soldiesis fa mi re do si la= la minore armonica

Ha un intervallo di semitono tra il settimo e l’ottavo grado, il 7° è ​alterato sia in moto ascendente che discendente

56)  Scala minore MELODICA:

La si do re mi fa diesis soldiesis la solbequadro fabequadro mi re do si la= la minore melodica Ha un intervallo di 6° e di 7° grado alterato nel moto ascendente mentre discendendo ritornano entrambi allo stato naturale.

 57) Scala minore naturale: senza alterazioni e Scala minore mista di Bach: 6° e 7° innalzati di un semitono ascendendo e il 7° innalzato di un semitono discendendo.

 

Capitolo VIII

58) Come si trova il nome delle scale maggiori ed il corrispondente nome delle tonalità?

Il procedimento è il seguente:

Sempre partendo dalla nota Do per le scale con i Diesis, si sale di quinta giusta in quinta giusta mentre per le scale con i Bemolli i scende di quinta giusta in quinta giusta

59) La dominante della scala di modo maggiore o di modo minore a che cosa corrisponde?

Alla Tonica della tonalità successiva

 

59) Come si riproduce esattamente la successione di toni e semitoni e come si conservano le medesime funzioni tonali della scala diatonica di modo maggiore e di modo minore?

Si deve ricorrere alle alterazioni costanti

60)Fare un esempio sul pentagramma di una scala di modo maggiore e la sua relativa minore, indicando i gradi di ogni nota

Esempio: Do maggiore – la minore

               Sol maggiore  - mi minore

               Fa maggiore -  re minore

 

Capitolo IX​

61) Che cos’è l’accordo tonale maggiore e minore?

L’accordo è l’esecuzione simultanea di tre o più suoni

62) Che cos’è l’arpeggio?

E’ un accordo i cui suoni vengono eseguiti uno dopo l’altro

63) L’accordo arpeggiato è sempre considerato un accordo simultaneo?



64) Com’è formato l’accordo tonale? Denominare tutti i gradi da cui è formato

E’ formato dal 1° grado: Tonica

                      3° grado: Mediante (o modale o caratteristica)

                      5° grado: dominante

65) Fare un esempio di accordo tonale maggiore e uno di accordo tonale minore

Es Do Maggiore

Do – Mi – Sol

Do – Mib Sol

 

66) Perché l’accordo tonale si chiama anche accordo di terza e quinta (abbreviato 5 / 3 )?

Perché è costituito da una successione di terze sovrapposte

67) Qual è la nota che si dice “differenziale” o “personale” in un accordo maggiore e nel suo relativo minore?

Nell’accordo tonale maggiore o relativa minore è l’unica nota che differenzia l’accordo poiché le altre due note sono in comune

68) Da che cosa è data la differenza tra accordo  tonale maggiore e la sua relativa minore?

La diversità tra l’accordo tonale maggiore  e quello del suo somigliante o relativo minore è data dai primi due suoni, cioè dall’intervallo esistente tra la tonica e la mediante;  l’intervallo tra queste due note nell’accordo tonale maggiore è di due toni (= terza maggiore), mentre nell’accordo tonale minore è solamente un tono e mezzo (= terza minore)

69) A che cosa è dovuta l’importanza dell’accordo tonale?

L’accordo tonale o perfetto di modo maggiore è la base della tonalità, sulla quale si fonda il moderno sistema tonale occidentale Determina il modo di una composizione Inoltre, con l’accordo o con una nota dell’accordo tonale generalmente si inizia e sempre termina il brano musicale ( a meno che non sia di genere atonale)

70) Cos’è la  TRIADE?

E’ l’accordo di terza e quinta

71) Le triadi si possono realizzare su ogni grado della scala sia  di modo maggiore che di modo minore?



72) Fare un esempio di accordi di tre suoni su ogni grado della scala di Do maggiore e di la minore nella posizione fondamentale

Modo maggiore:

DO Mi Sol  Re Fa La  Mi Sol Si …

Modo Minore:

la do mi   si re fa    do mi sol#

 

73) Come vengono classificati gli accordi?

In principali e secondari

74) Quali sono gli accordi principali?

Sono quelli posti sulla tonica (1° grado); sulla sottodominante (4°grado) e sulla dominante (5° grado)

75) Quali sono gli accordi secondari?

Sono quelli posti sul 2°, 3° e 6° grado

76) Come viene considerato l’accordo di quinta eccedente o diminuito?

Viene considerato come accordo cromatico o alterato

 

Capitolo X

77) Che cosa sono i suoni armonici o concomitanti?

I suoni armonici  o concomitanti sono generati simultaneamente dal suono fondamentale e sono di intensità più debole e  più acuti del suono che li genera Non sono direttamente percepibili dall’orecchio se non con l’ausilio del risuonatore di Helmholtz

78) Come si dividono i suoni armonici o concomitanti?

Si dividono in due gruppi: armonici superiori o ipertoni e armonici inferiori o ipotoni

79) Qual è la serie di suoni armonici superiori?

La serie di suoni armonici superiori o ipertoni rispetto al suono generatore è la seguente:

Do (chiave di basso) sotto al pentagramma; do ; sol; do (centrale) chiave di violino; mi; sol; sib; do; mi etc…

80) Se si osserva la serie dei suoni armonici superiori (o ipertoni) che cosa si può notare?

Si nota che la sovrapposizione dei rimi cinque armonici di un suono fondamentale forma l’accordo tonale di modo maggiore

81) Come si realizza l’accordo tonale o perfetto di modo maggiore dalla risonanza di un suono grave?

Si realizza movendo dal suono grave verso l’acuto, escludendo i raddoppi, ravvicinando al suono generatore il 2° armonico (nota Sol) e il 4° armonico (nota Mi)

Esempio: suono generatore: Do sotto al pentagramma di basso – do- sol- do- mi- sol- sib- do Accordo: do mi sol

82) E l’accordo minore?

Si realizza movendo dal suono più acuto verso il più grave

83) Come si forma l’accordo minore partendo dagli armonici inferiori?

L’accordo tonale di modo  minore  è prodotto dalla risonanza di un suono acuto discendendo verso il grave

Esempio: suono generatore: mi sopra il pentagramma di violino – in discesa: mi – la – mi – do (centrale) la

Accordo: la do mi

 

Capitolo XI

84) Da che cosa viene prodotto il suono della voce umana?

Viene prodotto dalle vibrazioni delle corde vocali, collocate all’interno della laringe, per effetto della pressione dell’aria

85) Che cos’è la laringe?

La laringe è una specie di imbuto cartilaginoso il cui interno è ricoperto da una mucosa

86) Che cosa sono le corde vocali? Sono due sottili membrane (muscoli elastici)

87)Come funziona l’apparato vocale?

L’aria inspirata dai polmoni, durante la espirazione viene spinta nella laringe; qui, per effetto della pressione dell’aria le corde vocali, essendo elastiche vibrano

88) Da che cosa dipende l’altezza o la gravità della voce?

Dipende dalla frequenza delle vibrazioni delle corde vocali

89) Come si produce un suono acuto o un suono grave con lo strumento della voce umana?

Il suono acuto si produce quando le corde vocali sono tese, mentre il suono grave si ha quando le corde vocali sono allentate

90) Che cos’è il colore  della voce?

E’ il timbro

91) Da cosa dipende il timbro della voce umana?

Il timbro dipende dalla particolare conformazione dell’apparato vocale (le cavità nasali, la cavità orale ecc), dalla  cavità toracica e dal numero di suoni armonici

92) Come si distinguono le voci umane in base al timbro? Descriverle

Si distinguono in maschili, femminili e voci bianche

Maschili: Tenore drammatico, (timbro forte e scuro) lirico, ( melodioso e squillante); leggero (chiaro, agile)  Baritono (timbro pastoso e penetrante); Basso comico (timbro chiaro, agile), Basso profondo (timbro scuro, forte, esteso verso il grave)

Femminili: Soprano drammatico (timbro scuro e forte), soprano lirico (voce morbida e penetrante), soprano leggero ( molto duttile, agile, ricca di sovracuti); mezzosoprano (voce calda, pastosa); contralto (grave, forte, profonda)

Voci bianche: voce dei young-boys/girls e delle bambine fino ai 13-14 anni Sono uguali per tutti i fanciulli e solo durante l’adolescenza si distinguono in maschili e femminili

93) Come di dividono le voci in rapporto alla loro estensione? Denominarle

Si dividono in voci acute; voci medie e voci gravi

Acute: Soprano, Tenore; medie: Mezzosoprano, Baritono; gravi: Contralto, Basso

94) Che cosa intendiamo per estensione vocale?

Intendiamo la distanza fra la nota più bassa e la nota più acuta cui la voce può arrivare; generalmente la voce abbraccia dai 13 ai 14 suoni

95) Cosa si intende per tessitura  o registro della voce?

Tessitura o registro è quella parte dell’estensione vocale o strumentale nella quale l’esecutore senza alcuno sforzo ottiene il massimo risultato

96) Quante tessiture possono esserci in una composizione musicale?

Vi possono essere diverse tessiture: media o grave in rapporto all’estensione dello strumento o della voce umana

97) Definire il canto solistico, il duetto, terzetto, quartetto, Il canto solistico è a una sola voce, il duetto, terzetto, quartetto è l’unione di più voci soliste che cantano contemporaneamente oppure alternativamente un brano musicale che si dice “pezzo d’insieme”

98) Che cos’è il coro, il canto corale monodico e il canto corale polifonico a cappella e concertante

Il coro è il canto a più voci insieme, maschili e femminili oppure solo maschili o solo femmnili o bianche

Il canto corale monodico: più voci cantano la stessa melodia;

polifonico: più voci cantano diverse melodie, che può essere a Cappella quando canta senza accompagnamento; concertante, accompagnato da più strumenti musicali

99) Che cos’è il canto sillabico e vocalizzato?

Sillabico è quando ad ogni sillaba del testo corrisponde una sola nota

Vocalizzato è quando più note sono cantate sulla medesima sillaba

100) Che cosa sono il diapason ed il corista?

Il diapason, inventato nel 1711 dall’inglese John Shore, è un piccolo strumento d’acciaio a forma di forcella; si mette in vibrazione mediante la percussione di uno dei due rebbi di cui si compone e appoggiandolo a un corpo risonante emette la nota LA posta sul secondo spazio in chiave di Sol, corrispondente a 440 vibrazioni doppie al minuto secondo E’ il suono che serve per l’accordatura defli strumenti musicali e per l’intonazione dei complessi vocali

Il corista è un piccolo cilindro d’acciaio vuoto, provvisto nel suo interno di una sottile lamina d’ottone (ancia) posta in vibrazione soffiandovi dentro Emette il suono LA come il diapason

 

Fine del programma del primo livello di teoria musicale.

Carolina Sopò Santini©2007

 


 

t

a

 

 

 

 

 

 

Dott.ssa Carolina Sopò Santini - Sito Web Ufficiale. 2016/2024. Tutti i diritti sono riservati, in ogni paese. Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.